martedì 27 febbraio 2007


Erezioni anticipate 0.0


Le storie per me incominciano con uno che si sveglia, una mattina. Mura e silouhettes fradice d'azzurro mardigale, il frigo aperto irradia il manto cromatico di bei toni agrumati. Bello. E poi il frigo si richiude, e il piacere diventa impressionista, diventa rétina, mémoire. E poi un uomo seduto a tavola, un caffè, un caffelatte. Pane, marmellate, nutella, cereali, yogurt, spremuta, una fresca, una frasca. Una bella composizione di vario alimentare. E nell'intanto il sole che rimonta e la luce che muta, come un serpente. Il mattino mutando.

Quando mi sveglio all'alba non ho mai fame, l'odore del caffè mi stringe le tonsille, mi spinge sul diaframma, e quasi mi vien voglia di cantare, con la voce di Tom Waits, e dire cose impertinenti, con accenti onirici, gutturali, favolosi. E di fatti tutto questo è poco più che un ricordo, o mito, giacché all'alba non mi ci sveglio dalla notte dei tempi.

Una cosa è certa. Per me. Che, che io sappia, ci si sveglia eretti. Il mattino mutando. E se il buongiorno si vede dal mattino la mia intera esistenza sarebbe governata dall'estasi del desiderio, dalla voglia di fare.

domenica 25 febbraio 2007

Negli ultimi giorni sono stato più volte sul punto.

Di scrivere un post.

Poi, per una ragione o per l'altra (ma in definitiva una è la ragione), ho sempre desistito, talora un attimo prima di cliccare sul tasto "pubblica". (E' curioso dire "un attimo prima" in riferimento a qualcosa che non è avvenuto). Ultimamente m'hanno sfiorato diverse suggestioni, non sempre ispirate, anzi, quasi mai. Diciamo mai: mai. Oddio, per conto loro le suggestioni sarebbero anche parecchio interessanti; del resto la mia è una vita interessante, per quanto ne so. Volevo e vorrei tornare sul tema dell'amore scettico, forte di nuovi argomenti e notevoli (ah, Leopardi), in quantità e qualità. Mi sarebbe piaciuto e mi piacerebbe parlare di nobili esuli musicisti commossi e appassionati che pur di esibirsi, pur di far sentire a qualcuno, a tutti, quello che hanno partorito, o adottato, percorrono per calli e per colli, e nottetempo, i sottostimati diametri ritorti e bui e ascosi della Capitale del Mondo Intero. E di due ladri d'immagini, che saremmo io e Tripwood, due ladri, dicevo, che quei musici seguono e scrutano e. Punto.
E di Roma stessa, ah, vorrei parlare, eccome, fischio.

Devo andare. Tornerò. Però stavolta resisto a quella forza oscura che inibisce le mie velleità divulgatorie. Ohibò.

venerdì 23 febbraio 2007


Sembra strano anche a me, eppure sono entrato nel fantastico mondo del lavoro. Un lavoro provvisorio, è chiaro, ma allineato con le mie aspettative attuali, ossia la possibilità di studiare, di avere un pò di autonomia, di continuare a far finta di divertirmi.
Ho iniziato proprio ieri l' affiancamento al call center dell' atac, e devo dire che ho avuto un' ottima impressione sia delll' ambiente lavorativo, sia della funzione del servizio. Per il momento iniziero con sostituzioni, poi chissà. Certo è che questo capitolo della mia esistenza rientra in un disegno che da tempo coltivo e tento di portare a termine, ossia quello della autodeterminazione e della consapevolezza delle mie possibilità. Che non sono moltissime, ma sto imparando a conoscerle bene, e soprattutto a respirare col cervello. E' bello sentirsi dinamici, non per gli altri, almeno per sé stessi, ed io ne avevo un gran bisogno...

Higuerra, non sono defunto, anzi. Sarò fuori nel week end, ma appena torno è necessario un rendez vous, come dicono a Cuneo..

mercoledì 21 febbraio 2007

Vittima di una disfunzione musicale

Ieri sera ero a cena a S.Lorenzo. C'è la pizzeria Formula 1. Pizza molto buona, non fanno troppe storie se entri più tardi del solito. Entriamo e siamo tre, è mezzanotte.
Se ne vanno gli ultimi clienti e rimaniamo solo noi.
La pizza arriva in un attimo e arrivano anche le birre per gli altri e la Coca Cola per me.
Salutiamo e andiamo via.
S.Lorenzo, lì dove comincia o finisce la via Tiburtina, a ridosso de LaSapienza. Quartiere di studenti, di locali, del movimento notturno, affascinante o disgustoso a seconda dei punti di vista.
Oggi ho fatto un salto sul sito di Prince Faster, dj storico di Radio Rock: carino, sempre aggiornato e tenuto come una raccolta di articoli, spunti di riflessione, considerazioni musicali, politiche etc.
Ci sono passato per noia, perchè non lo facevo da un paio di anni.
Ci sono due articoli che mi interessano da subito. Apro, leggo e scopro che sta per chiudere Disfunzioni Musicali.
Per chi lo conosce e conosce me sa a cosa penso.
Forse il migliore, il più amato dei negozi di dischi di Roma di un tempo. Quello dove ti sembrava di poter trovare l'impossibile, dove se ascoltavi certi generi di nicchia non passavi per un tipo strano. Dove avevi avevi libero accesso al database di un computer, scrivevi: Type O negative, Celtic Frost, Einsturzende Neubauten, Impaled Nazarene, Nailbomb, Human League, Dead Kennedys, Goran Bregovic, Django Reinhardt, Claudio Baglioni o quello che ti piaceva a te e controllavi sul momento la disponibilità o meno dei loro dischi in negozio, il loro prezzo, la possibilità di ordinarli.
L'ultima volta che ci sono entrato andavo ancora all'università.
Tempi remoti. Saranno passati sei anni?
Ci ho speso bei soldi e ci ho comprato dischi belli e dischi brutti, dischi che ancora conservo e ascolto e dischi che ho rivenduto e ho dimenticato.
Se è vero che chiude, chiude il tempio romano della musica.
Ieri sera ci sono pure passato davanti ma non mi sono accorto di nulla. Il negozio è in vicolo, dentro era tutto spento, ma era tardi quindi niente di strano.
Fate conto di essere un cattolico che giunge a Roma, vuole visitare San Pietro, arriva e scopre che l'hanno chiusa. Un calo di fedeli negli ultimi anni. Però puoi trovare tutte le messe del papa su internet in streaming o scaricarle e condividere su e-mule.
Esagero?
Forse sì. Però che strani tempi. Davvero sta cambiando qualcosa nel mondo della musica, allora. Una rivoluzione lenta che non uccide la musica, non ne cambia la qualità, non influisce sui gusti della gente, ma colpisce soprattutto chi lavora con o per essa.
Sarà anche il massimo scaricare 40 dischi un un fine settimana e qualche volta lo faccio anche io.
Sarà anche giusto desacralizzare l'oggetto disco- la musica è tutt'altro e non si tocca, nè si osserva, ma si ascolta solamente.
Ma è triste notare che si è giunti a queste conclusioni e che forse non si torna indietro. C'è chi si esalta nel comprare un capo firmato. Io ho trovato bello avere tra le mani un disco nuovo, farmi tutto il tragitto verso casa ( e da Disfunzioni a casa mia ci voleva quasi un'ora e mezzo), aprire il lettore cd, ascoltare con la massima attenzione, sfogliare il libretto, farmi un'idea mia dopo vari ascolti, esaltarmi o restare deluso.
L'amore per la musica non è solo nella quantità e nella varietà degli ascolti, ma anche soprattutto nell'attenzione che uno vi dedica. Così come l'amore per il cibo non è solo nelle abbuffate e l'amore per il sesso non è solo nella ammucchiate.

lunedì 19 febbraio 2007


Finalmente ce l'ho fatta.
Dopo mesi di scazzi e grattamenti riesco a scrivere qualcosa che quasi mi piace.
E lo devo a K che si è messo lì ad incitarmi a scrivere, o perlomeno ad aggiornare il mio blog. GRAZIE!
Ti devo perciò delicidazioni sul potere ... : ehm ...

Io credo che esistano dei segni, delle similitudini fra metafore, scienza e spiritualtà. Sono linee di principio, modi di pensare, strutture di base.
Io credo che se ci si arriva con la logica allora ci si arriva anche con la pratica, perchè il percorso del pensiero è lo stesso: mentre nel primo caso il pensiero si rivolge all'interno nel secondo viceversa. Voglio dire che il vettore è lo stesso ma la direzione cambia.
Faccio un'esempio nel concreto ... anzi no, propongo un esperimento: convincetevi, prima, e convincete altre persone di vostra conoscenza, per un periodo di tempo T (2 o 3 settimane) che sulla ruota di Roma uscirà l'ambo 23 e 8 e stabilite voi la data dell'estrazione.
Quando succederà, le persone da voi convinte vi chiederanno come avete fatto. Potete scegliere due tipi di risposta: "L'ho letto su un sito internet" (così eviterete di essere bruciati vivi a campo de fiori o osannati da accaniti scommettitori) o "Sono magico" (e lì sarete sbeffeggiati e temuti come Socrate).
Io scelgo la seconda ...

O-<-<

ps. Non scommettete denaro, dovete farlo per puro amore della fenomenologia ...

domenica 18 febbraio 2007



I gatti non ci sono.
I topi ballano.
I topi non ci sono.
I gatti muoiono.

O-<-<

lunedì 12 febbraio 2007

3MSC-1,5MST: A+R+A

Aprite la finestra e andate sul terrazzo, voi che potete.
Io non posso, non ce l'ho il terrazzo e se mi affaccio alla finestra guardo i piedi della gente che passa.
Insomma altro che tre metri sopra il cielo (3msc) io abito un metro e mezzo sotto terra(1,5mst).
Ma insomma, andate sul terrazzo, prendete un bel respiro e poi urlate le sillabe:
RI-CON-FER-MA-TO!
E fatelo in modo che coloro che saranno costretti ad ascoltare non pensino di voi che siate pazzo ma soltanto felice.
Felice di che poi, visto che mi sono inguaiato per 30 settimane.
Questo cambierà un bel po' di cose.
Si ricomincia ad Aprile.
30 settimane. Mi viene voglia di non fare più un accidenti e mettermi in mutande e grattarmi la pancia fino all'ultimo momento che poi non avrò più il tempo per fare granchè e forse pure per riempire di parole questo blog o quell'altro.
30 settimane. Preparate i bicchieri che tra poco passo col vino e ce n'è un sorso per tutti.

giovedì 8 febbraio 2007

Ho intenzione di formare una cover band dei Muse. Sono aperte le iscrizioni. Io sono il batterista, cerco chitarra, voce, basso e, eventualmente, tastiere. No principianti.

mercoledì 7 febbraio 2007

"Sbrufare" = v. i. Neologismo sviluppatosi in Internet nei Forum.
= Sbottare in maniera brusca a seguto di una saturazione sferica dovuta ad un eccesso di minchiate lette nei post.

Cfr. www.trekportal.it/coelestis/showthread.php%3Ft%3D1691%26page%3D9+sbrufare&hl=fr&amp;amp;ct=clnk&cd=1&gl=be&client=firefox-a
Tra l'altro Cafè Absurd è l'anagramma di C'è da sbrufà. O sbaglio?
IO NELLA VITA VOGLIO SBRUFARE

(B. Higuerra, introduzione a Le mille sbrufate di B. H., Einaudi 2080)
IL GESTORE DI QUESTO BLOG, IN DATA CHE NON SO, HA SBRUFATO.

p.s. così te impari a cancellame i commenti.

domenica 4 febbraio 2007


Come al solito, mi sono organizzato lo studio in maniera raccapricciante, ed ora son costretto a star chino sui libri, a tavoletta fino all' esaurimento nervoso previo inscatolamento coatto nella mia stanza finchè le forze non m' abbandoneranno. Faccio perciò pubblica ammendena, se qualcuno si fosse chiesto che fine avessi fatto: sono sprofondato, ma presto risorgerò. Aspettatemi..
Bllh!

venerdì 2 febbraio 2007

"Pronto, cercavo il dottor Stombringer.."
"Eh guardi mi dispiace il dottore non c'è"
"va bene, grazie lo stesso. Quando posso richiamarlo?"
"anche subito"
"pronto, cercavo il dottor Stombringer.."
"Eh guardi mi dispiace il dottore non c'è"
"va bene, grazie lo stesso. Quando posso richiamarlo?".
"anche subito"..
"pronto, cercavo il dottor Stombringer.."
"temo ha sbagliato numero".
"ah, mi scusi. Arrivederci"

Plaza Caballeros del Trabajo n° 11,5


deus ex fragola scrive:
la mia conversazione con nonnapia è diventata surreale
deus ex fragola scrive:
ora mi ha detto "provaci"
deus ex fragola scrive:
e io le ho detto "ci provo"
deus ex fragola scrive:
e lei ha ripetuto "provaci"
caneverde scrive:
e te provace...
caneverde scrive:
deus io penso che dalì non fosse realmente un surrealista. Era un iperrealista
caneverde scrive:
quelli che noi chiamiamo iperrealisti sono i veri artisti del surreale
deus ex fragola scrive:
è una teoria interessante
caneverde scrive:
riproducono i pori della pelle più di quanto la pelle stessa ne abbia
caneverde scrive:
dalì invece aveva gli occhi spalancati su come sono realmente le cose
caneverde scrive:
il tempo fluido
deus ex fragola scrive:
però aspetta
deus ex fragola scrive:
c'è uno sguardo soggettivo in dalì
caneverde scrive:
io dico che realmente stiamo aspettando godot
deus ex fragola scrive:
il suo reale è oggettivizzabile
caneverde scrive:
chi aspetta il 451 a cadenze fisse di 8 minuti non vive
deus ex fragola scrive:
ma non "reale"
caneverde scrive:
chi vive realmente alla fine muore aspettando godot
deus ex fragola scrive:
e cmq hai ragione
deus ex fragola scrive:
il rischio c'è
caneverde scrive:
è nel surreale che ti si apre quella cazzo di porticina nel cervello e ti fà parlare senza filtro
deus ex fragola scrive:
io ho una paura fottuta dell'ignoto
caneverde scrive:
e se sei cascato nel discorso surreale non mi spaventerei più di tanto, purché quando ti infili le scarpe e con le tue gambette entri in plaza caballeros del trabajo, resti su un pavimento surreale in una situazione surreale
caneverde scrive:
se ti siedi e ti fai fare un caffè ne sei già uscito
deus ex fragola scrive:
sei un geniop
deus ex fragola scrive:
non un genio, un geniop
deus ex fragola scrive:
ahahaha
deus ex fragola scrive:
cazzo cazzo cazzzoooooooooooooooooooooooooooooooooooo
deus ex fragola scrive:
café absurdddd