mercoledì 5 novembre 2008


in certi film e serie televisive americane degli anni ottanta, di genere perlopiù poliziesco, ci sono due protagonisti che lavorano insieme: un nero e un bianco. arma letale, miami vice, beverly hills cop, spingevano l'afroamericano verso le luci della ribalta e tentavano il rilancio del veterano di guerra bianco (e con lui la rimozione del melodramma vietnamita); retorica fondata, insomma, sul mutuo cacciarsi fuori dalla merda.

sono felice per la vittoria di Obama, ho seguito l'evento in tv, tra cnn, fox e bruno vespa, fino alle 4 del mattino. bello, davvero. ero sfinito e sono andato a letto prima dei titoli di coda, ma insomma, niente sorprese al mio risveglio, rispetto a quanto s'era profilato in tarda nottata.

certo sembra un po' un film. l'ultimo della serie bianco-nera, in cui ciascuno dei due -il veterano, l'afroamericano- prende la propria strada. il finale è scontato -una condensazione onirica di "american dream" e "i have a dream today"- ma è facile dirlo dopo.

bisognerebbe fare così anche di fronte ad un film dal finale scontato: ammettere che è facile dirlo quando il film è finito.

prima di seguire la maratona elettorale mi sono visto Essere John Malkovich. voglio tornare sull'argomento quando ho tempo.

4 commenti:

Unknown ha detto...

Per esempio di questo film mi manca il finale, ne scaricai una copia contraffata male.
Ricordati cosa provò JM quando entrò dentro se stesso.
Una scena fantastica!!!

DRESSEL ha detto...

anch'io sono contenta per obama e non vedo l'ora di leggere le tue elucubrazioni sul essere john malkovich, il quale mi è molto calato da quando ha fatto la maschera di ferro

GraficWorld ha detto...

Ciao gironzolavo tra i blog ed eccomi nel tuo..Ti lascio un salutino e ti auguro una buona domenica!!

Domhir Muñuti ha detto...

@dressel: mi è passata la voglia di scrivere su john malkovich.. :)
@dual: torna a trovarmi! ti vengo a leggere.