sabato 23 giugno 2007

Oggi tutto ha il sapore del sonno. Il caffè ha sempre il sapore del sonno, a qualsiasi ora. Ma anche tutto il resto, ha questo sapore, oggi. E' un sapore che sta fuori dalla bocca, sta nel cranio, dietro gli occhi, fra mandibola e mascella, nel petto. Il sonno è un sentimento aggressivo, violento, c'è dentro tutto, il sesso, la fame, la sete, il sonno stesso. L'amore. Il sonno sprigiona tutto, e tutto imprigiona in una specie di bolla d'aria che sta lì, non so bene dove, ma c'è.
Sono certo che il sonno mi avvicini alla vita del gatto; sì, capisco perché i gatti dormono tanto, e non solo di notte. I gatti hanno una vita intensa anche quando non fanno un cazzo, i gatti è gente surrealista.
Dormire di pomeriggio è diverso che di notte, senti il mondo che ti veglia addosso, sei avvolto da una nube elettrica, sei un ascoltatore privilegiato di quello che avviene tra le note di un gingle televisivo, nelle pause che scandiscono il frinire della cicala. La cicala smette, e tu sei sveglio. E di solito, da sveglio, ci sono gli uccelli.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Che coincidenza! Oggi pomeriggio, come non mi capita praticamente mai, mi sono addormentata per due ore. Mi sono risvegliata verso le cinque e mezza, mentre da un orecchio nel mio inconscio si facevano strada gli speaker della mia radio preferita e parlavano di cose che avrei voluto ascoltare con più attenzione, se solo ne avessi avuto la forza...

Unknown ha detto...

Nel sonno si ascolta meglio ... e non si dimentica mai.

O<-<

Domhir Muñuti ha detto...

Bak, apro i commenti e magiacamente mi appare il tuo, che fino ad un istante fa non c'era. Corro a linkare il tuo blog, tra un restyling e l'altro ho perso pezzi.

Ciao Museum! Lieto di conoscerti|

apepam ha detto...

..ma il sonno non e' pure rifiuto della realta'?

Domhir Muñuti ha detto...

Mi sa che hai ragione ape..
Poco fa pensavo giusto a questo. Mi sono svegliato tardissimo (anche ciò è una fuga) e rileggevo alcune righe che ho scritto qualche giorno fa a proposito di vivere "in contumacia".. beh, sul mio taccuino ho usato altre parole... ecco la differenza tra scrittura pubblica e scrittura privata..

Il commentario di questo post è una catena di piccole telepatie..