Il nero non dura. Il fatto che ti affezioni alle cose, quella è un'altra questione. Sarà che io non so lavare bene, non so fare la lavatrice, diciamo che non la faccio mai, me la fa mia madre, ma il nero una o due volte che lo lavi e già non è più nero, non da metterci la mano sul fuoco. Diventa grigio, ma noi siamo imbottiti di convinzioni e convenzioni, e allora dici: la maglietta è nera, ma non è nera manco per niente, e se guardi bene si vede. Però ti ci sei affezionato, alla maglietta, e la metti lo stesso.
Ma del resto il sole è giallo, no?
Certi blu, poi, sembrano neri. Blu non è neanche una parola latina. La radice è germanica: blaw; in francese diviene bleu, in ispagnuolo antico è biado, che vale ceruleo, azzurro; sbiadito ha lo stesso etimo. E' lecito considerare azzurro anche quel blu che tende al nero. Ma è piuttosto il nero che tende al blu, o al grigio. Perché il nero non dura. Il nero è assenza di colore, dicono, il nero non è credibile.
Dice: la vedo nera.
Vedi nero quando c'è poco da vedere. Se guardi bene si vede: si vede che è di un altro colore. Magari non rosa, il che significherebbe che va tutto per il meglio. Ma nero no di certo, ché tra rosa e nero ci sono mille sfumature, e le strade che portano da un colore all'altro, o meglio dal non colore al rosa, possono essere innumerevoli, puoi passare attraverso qualsiasi colore, tanto tutti i colori sono suscettibili di tendere al nero, così come il nero è capace di tendere a qualsiasi colore seguitando ad atteggiarsi a nero. L'importante e non metterci la mano sul fuoco, ché poi ti si annerisce, e brucia e duole.
Vedi però? Il fuoco. Si dice rosso fuoco, ma il fuoco rosso non l'ho mai visto, tranne quand'è fuoco d'artificio. Tutt'al più è giallo, il fuoco, o arancio, o anche tendente al bianco. Quello della macchina a gas a volte è blu. Non è suggestivo? Il fuoco blu.
Il bianco poi, ah. E' un po' come il nero, ma dicono che non è assenza, ma compresenza di tutti i colori insieme. Non è proprio così, ma meglio semplificare. Eppure anche il bianco a lavarlo male diventa altro. Se lo lavi coi colorati a temperature troppo alte diventa altro; capita che diventi rosa. Ma un rosa improponibile, che non te lo puoi mettere addosso. Neanche se ti sei affezionato alla maglietta.
E a questo punto mi sembra evidente che le cose non siano mai bianche o nere. Non sono mai né bianche né nere. Questi sono colori, o non colori, che non durano.
Vado sotto le lenzuola; è buio ma la mia scrivania è illuminata da una luce verde che si spande timidamente un po' in tutta la stanza. In queste condizioni di luce non so dirvi di che colore sono le lenzuola; nere no di certo, anche se mi piacerebbe [:)]
Ma bianche nemmeno.
giovedì 21 giugno 2007
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2 commenti:
sono molto offeso perchè nella nuova veste a a parte il nero manca anche il link al mio blog ...
uff
O<-<
Il nero secondo me,non è assenza di colori,tutt'altro.Come tu m'insegni, il nero è assenza di luce,questo si...e ora conoscendoti mi dirai:"ma i colori sono luce!"
Si okok,hai ragione...però io credo che l'assenza di luce voglia solo dire che non siamo in grado di vedere i colori,ma non è detto che non ci siano!
Anzi,secondo me il nero è tanto nero proprio perchè è pieno di colori,tutti mischiati.
Il nero è caos.
E quindi,quando mi sento nera,penso che sia perchè ho bisogno di mettere un po' d'ordine tra i miei colori,perchè potrebbe essercene qualcuno di nuovo che nella confusione generale,s'è andato a mischiare con gli altri!!!
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