la notte da lupi volge al celeste cupo. il mattino colora di sé ogni cosa, come si fosse sott'acqua. ho voglia di fendere il vento a colpi di bavero.
mi accorgo poi che la pasta del film d'avventura mal si addice ad una primavera anagraficamente inoltrata. tanto meglio sarebbe potersene stare su una spiaggia qualunque, ma pulita almeno.
d'altronde niente più che una notte ed un mattino mi separano da nuovi argomenti.
nell'intanto ti penso con tutte le forze, e sei una seconda, più comoda, pelle.
martedì 8 aprile 2008
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