lunedì 17 marzo 2008


ho comprato una macchina per l'espresso, come quella in foto. bella soddisfazione, e poi costa poco. ho sempre pensato che costasse troppo, invece costa poco, costa. e il caffè viene bene.
io non sono mai stato un amante della moka. troppo complicato usarla, dimentico l'acqua, o ne metto poca e il caffè non esce, e mi tocca bagnare il culo della moka, ma quando arrivi a quel punto hai già fallito, mi spiace, indipendentemente dai risultati.
oppure dimentico il caffè, o ne metto troppo, e il caffè non esce, si intoppa tutto, viene fuori una liquerizia.
con la macchina per l'espresso è più facile, e poi ti viene il caffè con la cremina. ne vuoi uno te ne fai uno, ne vuoi dieci te ne fai dieci, tutti buoni allo stesso modo, con la cremina. e poi il tempo: la moka ti fa perdere il treno. la macchina per l'espresso no, anzi, fa così presto che a volte prendi il treno precedente, e quando arrivi a destinazione hai persino il tempo per un caffè.
bella bevanda il caffè. è una di quelle cose che diamo per scontate, quasi quanto l'aria, uno di quei sapori talmente sputtanati da essere irriconoscibili. a me piace il caffè lungo, ma bello lungo. non di rado bevo il caffè americano. tanta gente mi prende per il culo per questo. è una cosa deplorevole, pare. bere il caffè americano, dico. se si è italiani. è acqua, dicono. ma che discorso è? anche il tè è acqua. assai più del caffè americano.
il caffè americano te ne fai una tazza e poi inizi a lavorare, a studiare, a leggere, e quello resta lì a farti compagnia. se ti gira te ne fai anche una seconda tazza. una tazza ti dura tanto, non è un sorso, non serve per svegliarsi. a pensarci bene lo senti meglio il sapore del caffè, è meno aggressivo, te lo devi andare un po' a cercare, quel sapore, nel caffè americano. magari non lo trovi, ma almeno ti senti alla ricerca di qualcosa. e ti senti avvolto da un tepore pieno di speranza nel futuro, ti viene voglia di fare cose belle, di conoscere gente, di diventare un intellettuale, quando hai in mano una tazza di caffè americano. no?
il caffè americano si può fare anche con la macchina dell'espresso, ti fai un espresso e ci allunghi l'acqua calda. ma se ti fai un caffè con la moka e ci allunghi l'acqua calda non è la stessa cosa, non rende, è una pratica un po' discutibile.
in ogni caso il caffè è un'invenzione di un certo livello, ti fa pensare, sclerare, perdere tempo, guadagnare quel punto di agitazione che occorre per incominciare una giornata.
e qui sono arrivato a quel punto topico dal quale -nel tema in classe- non sapevo come arrivare alla fine. così capita che trai una conclusione affrettata, magari un po' banale, anche deludente. il 7 si trasforma in un 6 e 1/2. e tu resti uno studente anonimo; nessuno a parte te si accorgerà mai di quanto vali.

6 commenti:

Bk ha detto...

Lo svolgimento era da 8.
Profondo riflessivo.
La conclusione e la punteggiatura
così così.
7 pieno

Prisma ha detto...

Se sai quanto vali, sei già a un gran bel punto...

La vera sfida, la più difficile, è imparare a dimostrarlo... E scrivendo mi pare che te la cavi bene ;)

E poi, detto tra noi, che palle i temi a scuola!

DRESSEL ha detto...

ma guarda le coincidenze...anch'io ho scritto un post sul caffè oggi...

Casa Russia ha detto...

Vorrei precisare una cosa (e qui anche il maestro Bak avrebbe la sua da dire). Il caffè americano NON si puo fare con la macchina da espresso. E' un procedimento diverso, dove la macinatura del caffè, permette una minore o maggiore esposizione al calore. Il che ne cambia completamente il gusto, il retrogusto e lo scopo sociale. Lo dice un barman e lo die uno che il caffè non lo beve, al massimo americano e comunque w le tisane gli infusi e il thè, verde nero bianco o rosso...
però cavolo quanto è comodo, vorrei farmi una macchina che fa il caffè al ginseng... lo consiglio a tutti, anche a te Hig, niete caffeina ma tanto eccitante e soprattutto collante sociale se lungo, schiaffo di riflessione se corto. Buon risveglio a tutti!

arduino kakor ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Domhir Muñuti ha detto...

cambierò il nome della mia bevanda: anziché caffè americano, cafè absurd.