martedì 18 marzo 2008

Caro higuerra, dopo la nostra lunga dissertazione relativa all' ultimo album di Max Gazzè, ho ascoltato più volte il disco, per capire se il mio giudizio fosse stato affrettato. Macchè. E' inutile. Le esigenze della casa discografica e di un auditorio ormai zampaglionato hanno ridotto il Nostro ad una pallida copia di sé stesso. Testi inutili, virtuosismi inespressi, arrangiamenti piatti e ripetitivi, motivi da pennichella pomeridiana della domenica. Salviamo almeno " il solito sesso", va. Caruccia, caruccia, ,ma.. niente di più. Insomma, in questo perido di marasma politico, dopo aver deciso di non andare a votare il prossimo 13 aprile, speravo che almeno il buon max mi offrisse un rifugio musicale sicuro.

e' ora di rituffarsi negli anni settanta.

6 commenti:

Prisma ha detto...

Quando sto depressa, mi sparo un'endovena di Who, Led Zeppelin e Deep Purple...

Possono indurre dipendenza, ma almeno non hanno effetti collaterali.

(Oddio, su quest'ultimo punto il mio otorino avrebbe da ridire...)

Rotellina ha detto...

Concordo sul Gazze'...aggiungerei proprio noioso!!
Non andare a votare???Mmmm, e poi se ci ritroviamo il Berlusca a chi diamo la colpa???

Domhir Muñuti ha detto...

io propongo di emigrare per 5 anni o giù di lì.. che ne dici della nuova zelanda rotellì?

Domhir Muñuti ha detto...

chissà che anche la musica non sia cambiata quando torniamo.. ma poiché non ci credo molto, mi sa che resto e mi metto a scrivere un po' di canzoni nuove..

DRESSEL ha detto...

@higuerra: perchè tu pensi che durerà solo cinque anni?

Domhir Muñuti ha detto...

l'auspicio è che duri anche meno..