C'ho una serie di emozioni mischiate che devo abbandolare entro lunedì, in tempo utile per restituire un verso a certe questioni.
Il fatto è che anni fa una cosa del genere l'avrei scritta su un'agendina, un taccuino di quelli che ho ancora, ne ho più d'uno, di quelli che periodicamente perdo e che ritrovo sempre troppo tardi, quando già ho comprato un taccuino nuovo. Ed ecco perché i miei taccuini sono tutti vuoti per metà o più. Il fatto è che ora scrivo qui, e anche se nessuno legge non posso proprio evitarmi un po' di censura.
E mi chiedo se questo non mi porti a ragionare e vivere in modo diverso, in modo censurato. Tutti oramai hanno uno spazio pubblico, un myspace, un blog, tutti. E mi chiedo se questo non impigrisca l'esigenza di una vita segreta. Perché tutti hanno un myspace e tutti hanno una vita segreta. C'è il rischio di sprecare più fantasia sull'uno che sull'altra.
domenica 3 giugno 2007
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6 commenti:
il bello dei segreti caro hig è quello di essere rivelati
ma io sono d'accordo con te, assolutamente. però era bello quendo scrivevo sulla carta..
ma anche no.
Dunque oggi è Lunedì e i conti dovresti già averli resi.
Se state in radio ci butto un'orecchio fra un po'.
Però ci ho pensato su.
E' strano come molti dei possessori di uno spazio virtuale vivano con conflittualità il "loro spazio".
Anche io preferisco la vita reale a quella virtuale e ho una vita segreta e guai a chi ci ficca il naso senza il mio permesso.
Il fatto di esprimere se stessi in uno spazio proprio ma aperto porta a una censura che si chiama pudore. Non ci trovo niente di male nel pudore.
Un orecchio, cazzo.
Neanche io ci trovo nulla di male. I conti li ho resi in maniera anche abbastanza eclatante, spudorata, direi.
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