venerdì 25 maggio 2007

Una volta mi chiesero:"Sei Narciso o Boccadoro?". Ipotizzai una via di mezzo...Una via di mezzo, mi dissero, non c'è. O sei Narciso o sei Boccadoro. O sei qualcosa che non è una via di mezzo, ma è tutt'altro.

L'aceto balsamico sulle fragole ci sta da paura, anni fa non l'avrei mai detto.

Mettere lo zucchero nel caffè è una delle cose più stupide del mondo. Riverso in bocca fluido amaro al mattino per dare una scossa, uno stordimento e nausea e schifo e prezioso aroma alla lingua assonnata, alle papille addormentate e recettive, alla mia folla stanca di neuroni stanchi alla base del cervelletto. Lo zucchero nel caffè è una scureggia nell'ascensore. Attendi il tuo turno, e godi del dolce della salita per soffocare nell'amaro del peto del vicino di casa o del signore in pantofole e canottiera del piano di sopra. Tanto vale affrontare le scale.
Questo perché non sempre lo zucchero ce lo metti di tua volontà nel caffè...a volte è strettamente necessario, quando è bruciato, quando è troppo forte...a volte è una casualità inaspettata, quando te lo offrono e sei a casa di qualcuno, quando c'è l'abitudine di zuccherare direttamente nella macchinetta, quando vai dal Mago del Caffè sulla Palmiro Togliatti e ti riempe la tazzina di quella crema speciale. Ma...quante volte la delizia della crema surclassando l'esoterico gusto del caffè puro c'ha dato gioie e piaceri e colpetti di lingua sulle labbra appiccicose? Eh sì, l'aceto balsamico sulle fragole ci sta proprio da paura.
A volte val la pena l'apnea di 8 rapidi piani che il fiatone di 320 gradini sudati. Ci sono sempre dei pro e dei contro nell'assoluto dell'amaro e nel denso del dolce a anche nel malinconico dell'agrodolce.
Se sali lentamente da certe rampe di scale puoi incontrare delle finestre o lucernari e scoprirti man mano sempre più vicini al cielo e al sole. A volte val la pena soffrire il fiato corto e toccare le nuvole.
Ora puoi ancora scegliere, perché la vita non è un test a crocette, non ci fermiamo al verofalso. Hai sfiorato con un dito le nuvole. Hai preso un'altro solito. Hai aperto le ali e voli. Qual'è il tuo istinto primordiale? Ci si salva sempre nella follia? Sei Dedalo o Icaro?

Vorrei chiedere in parte perdono per tutte queste mie divagazioni assurde, ma non conosco un posto migliore del Café Absurd per dar libero sfogo a ragionamenti contorti e intrecciati e insensati come i miei. Non arrovellatevi a cercare un filo logico. Non c'è. Questo spreco o investimento di parole è una risposta a quanto scritto sopra, o sotto nella logica inversa di un blog.

Un brindisi lo farei con te Higuerra ad un treno qualunque, a quelli persi, a quelli lasciati andare e a quelli che non sono mai arrivati alla stazione. A quelli che si prendono al volo, a quelli che si prendono per sbaglio, a quelli che si perdono per sbaglio.
"Il solito, triplo grazie! Si, per tutti e due."

1 commento:

s(k) ha detto...

Ma chi l'ha detto che non si può essere Narciso e Boccadoro al tempo stesso?
E' come chi dice: "Hermann Hesse si ama o si odia". Diciamo che è una forzatura. A me non piace molto, però continuo a dargli una seconda o una terza possibilità.
Gli integralisti del caffè amaro mi sembrano molto sospetti. Il caffè amaro lo si può bere solo quando è fatto molto bene. Un po' di zucchero non guasta alle volte.