venerdì 13 aprile 2007


Oggi è venerdì 13 aprile, ma se fosse un qualsiasi dì di giugno non mi stupirei. Una fresca giornata di giugno, piena di luce e non altrettanto piena di sole.

S'è laureato il mio amico Vincenzo, oggi, e con il massimo dei voti (alla Madonna). Sono arrivato tardi per la sua discussione; più che di una discussione dev'essersi trattato di una singolare sorta di processo postbellico, svoltosi nell'aula bunker dei docenti, in facoltà di lettere. A quanto pare quasi nessuno era al corrente della data e del luogo; io che invece lo ero, sia pure per caso o quasi per caso, sono arrivato tardi, come ho già detto. Ho pescato Vincenzo, già dottore magistrale, all'ingresso dell'ateneo, quasi sorridente. E c'era lì una sua amica (ce n'erano in realtà pure altre, ma non vedo una ragione valida per inserirle nel racconto), che, al contrario, pare abbia assistito al processo. E poi arriva un'altro ritardatario, più ritardatario di me, malgrado la motocicletta: e insomma io, il ritardatario e l'amica presente siamo invitati da Vincenzo a pranzare, in virtù del dubbio merito cartesiano di esserci ritrovati al posto x in un momento y. Bello.

Oggi sono 9 giorni che non fumo.

Oggi la primavera è una bomba ad orologeria.

Ieri camminando pensavo, e pensando camminavo verso il BOA (nome sintomatico, talora).

Pensavo a come pensando camminavo per le strade di Barcellona, tre mesi fa, dirigendomi magari verso Piazza Reale. Camminavo cercando un qualcosa, allora. E pensavo, ieri, a come ieri stesso e in quel medesimo istante in cui pensavo, invece, stavo camminando senza cercare niente di niente.

Oggi, come ieri, che non fumo, che la primavera è una bomba ad orologeria, che pare una fresca giornata di giugno, che s'è laureato zio Vincenzo, oggi, come ieri, mi pare che un qualcosa stia cercando me.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ti auguro che non sia la polizia...

Domhir Muñuti ha detto...

Sempre meglio di niente.

Memorie di un pesce rosso ha detto...

Che poi infatti anche se fosse la polizia sarebbe comunque un diversivo, e poi sei pulito credo e io pure, anche perché se vuoi essere sporco quando ce riesci davvero allora capita che normalmente c'è un sacco di gente che cerca te...mica solo la polizia.

Comunque, la primavera si diceva esploderà in graziose novità estive e tette grosse e biondi boccoli, quindi con un mesto sorriso posso dire che l'inverno coi suoi postumi dei drammi autunnali è stato realmente risolutore?

Domhir Muñuti ha detto...

E chi lo sa?