lunedì 29 gennaio 2007


Meno male che c'è Albert Arch ad allietare i miei risvegli, con la sua posta madrigale e sanitaria. E' il medico/cantante dei Superfolie. Ricorda che hai tre amici in Catalogna - dice, e si rammarica, rallegrandosene, della mia scelta di restare a Roma.
Mai tanto come in questi giorni ho calcato le calli (o i colli) dell'Urbe. Ho odiato i vigili e gli dei, intrerposte persone di un sindaco che ubriaca la cittadinanza senza davvero vuotare la botte. Ho sognato una piantina di Roma intarsiata da innumerevoli fregi colorati, che farebbero la gioia di LeCannu in quanto eterno pendolarista e ne farebbero la disperazione in quanto eterno archeologista.
Deve pur esserci un compromesso tra bellezza e funzionalità.

Scavolini, la cucina più amata dagli italiani.

1 commento:

Domhir Muñuti ha detto...

Elaborazioni grafiche a cura di Higuerra. La disoccupazione gioca brutti scherzi alla mente.