mercoledì 3 gennaio 2007


La biblioteca della Zona del Crepuscolo (ovvero "I desideri che non valgono niente")

Magari un giorno cammino per strada, inciampo e trovo una lampada di latta. La strofino ed esce un genio molto annoiato che mi chiede di esprimere un desiderio.
"Uno solo?"
"Si, uno solo. Niente desideri difficili però."
Così, appurato che non posso cambiare la mia vita, assicurarmi salute-denaro-affetto, incrementare doti sessuali o diventare un genio del pop mi restano solo desideri di poco conto.
Tutti ne abbiamo almeno uno, no? Desideri che non valgono niente, così scemi che ci vergognamo pure di chiedere.

Io per esempio vorrei conoscere Tiziano Sclavi. Incontrarlo, parlarci, stringergli la mano.
Personaggio che ha del mitologico: si dice sia un ex-alcolista, che soffrisse di depressione. Il successo della sua creatura prediletta, Dylan Dog, l'ha portato alla ribalta nazionale.
Però non si è mai fatto vedere in pubblico, mai comparso in tv, mai rilasciato interviste, mai pubblicato foto, mai un incontro con l'autore in librerie, biblioteche, fiere fumetto.
Da anni ha abbandonato anche le storie a fumetti, delegando ad altri la scrittura di Dylan Dog.
Solo di recente ha cominciato a togliere qualche velo al suo mistero: due, tre interviste su giornali selezionati; un breve commento celebrativo per il ventennale della serie; un nuovo romanzo, un paio di sceneggiature, qualche foto.

Tutti sono concordi che sia stato un genio. Sclavi sa benissimo che il fumetto seriale è carne macinata, da dare in pasto a un pubblico che la consuma in fretta. Ricicla idee preesistenti, lavora con materiali di scarto. Nessuna presunzione di voler fare Cultura. Però alcuni vecchi Dylan Dog scritti da lui sono tra le cose che più ho amato leggere.
Ancora oggi, quando li ritrovo a 1 euro sulle bancarelle, quando li rileggo in metro o sul letto mi stupisco della sua perfetta padronanza dei tempi, della scorrevolezza, dell'ironia, della capacità di narrare a più livelli.
Ha stregato adolescenti illetterati e maturi intellettuali.
Ha fatto versare fiumi di inchiostro, appassionare almeno due generazioni, avvicinare le donne al fumetto, indignare genitori.
Mi ha fatto spendere un sacco di soldi.
Ma mi ha fatto sognare come pochi altri. Vorrei incontrarlo solo per dirgli: " Grazie".


Ero a casa di mia madre e mi ha preso la voglia di rileggere "La zona del crepuscolo", il numero 7.
E' una delle storie più famose.
Inverary è un paese di poche anime che nasconde un segreto: l'intera città oscilla tra una non-vita e una non-morte. I suoi abitanti vivono in un limbo e i loro giorni si ripetono sempre uguali. Il dottor Hicks è l'artefice di questo misfatto.
Per spiegare cosa è successo prende un libro della sua biblioteca e legge: "Il caso Valdemar" di Poe.

Esiste un seguito: "Ritorno al crepuscolo", numero 57.
Dylan Dog è costretto a tornare per accompagnare una sua cliente. Qualcosa però è cambiato.
Rincontra il dottor Hicks. Ancora una volta prende un volume dalla biblioteca e legge. Stavolta è il turno del seguito de "Il caso Valdemar".
Dylan Dog è allibito: quel racconto non esiste! Poe non ne ha mai scritto il seguito!

Ma nella biblioteca della Zona ci sono anche i libri che non esistono nel resto del mondo.
Le opere incomplete sono complete: Joyce ha terminato il suo "Finnegan's wake", Rimbaud non ha mai smesso di scrivere poesie, e ci sono i romanzi mai scritti da geni sconosciuti, quelli mai pubblicati etc.
Varrebbe davvero la pena di entrarci una volta a dare un'occhiata, no?
Per qualcuno che conosco varrebbe la pena pure farsi mesmerizzare da quel pazzo del dott. Hicks. Solo per avere di diritto la tessera della biblioteca credo.

Una volta dentro cosa sperate di trovarci? Per cosa ci siete entrati quindi? Quali opere impossibili volete vedere, leggere, toccare a tutti i costi?
Ditemi le vostre.
Io vi anticipo le mie:

-spero ci abbiano messo una sezione video: mi piacerebbe vedere i film-tv di Dylan Dog di cui si parlava tanti anni fa. Tante chiacchiere ma neanche un metro di pellicola girato. Magari scopro che non valeva proprio la pena.
-vorrei vedere "Il viaggio di Mastorna" di Federico Fellini. Scoprire che l'ha girato davvero, di nascosto, e che è il suo film più bello.
-vorrei leggere Pasolini commentare la politica di questi ultimi anni, fare un bilancio del 2006. Anzi, vorrei che Pasolini fosse vivo. Perchè sono di Ostia, è probabile che l'avrei incontrato spesso.
-vorrei leggere tutti i fumetti che Andrea Pazienza avrebbe disegnato se non fosse morto proprio sul più bello.
-vorrei trovare il libro "Poesie e foto" di Arduino Kakor.
Un volume bellissimo e poderoso. Sul retro un Kakor novello Bukowski, con sigaro in bocca, fiaschetta di vino, circondato da donne bellissime.
In copertina una stringa di Umberto Eco: "Arduino Kakor è il numero uno. Diffidate dalle imitazzioni."
Proprio così, con due "z", nessun errore di battitura.

3 commenti:

daniela ha detto...

Conosco bene quel racconto, K, al punto da ribattezzare "la zona del crepuscolo" il posto dove ho casa al mare (tra Santa Severa e Santa Marinella) e dove il tempo passa secondo coordinate completamente diverse dal resto del mondo. Sono sicura che il dottor Hicks ci ha messo lo zampino.
Però il racconto di Dylan Dog che preferisco in assoluto è "Il lungo addio" e, lo so, non sono per niente originale.
Nella biblioteca della Zona io vorrei trovare tutti i classici greci e latini che non ci sono arrivati, perchè considerati eretici dai cristiani e dunque bruciati. E anche tutte le opere originali che noi conosciamo solo per copiatura degli amanuensi e per ricostruzione di qualche filologo sfigato, chè secondo me hanno sbagliato tutto...
Ho letto sul tuo blog che hai messo l'indirizzo della tua nuova casa, ma non hai paura di qualche serial blogger killer? Potrebbe essere un nuovo trend! :-) Baci.

Domhir Muñuti ha detto...

Da ragazzino sognavo (di notte) dischi inediti dei Maiden. Ma anche durante la veglia mi scorreva il miele nelle vene pensando a quel che dei Maiden non conoscevo ancora. Ora, se in quel posto trovassi un inedito dei Maiden pubblicato prima del 1985 gli darei un rapido ascolto, senza particolari brividi al perineo, credo.

La parola di verifica è HEXQI, che somiglia tanto a exquis, squisito; un termine francese in voga presso i surrealisti. Bello.
Una volta ero appassionato di Heavy Metal e chitarra elettrica. Non vedevo altro, persino il calcio scomparve dal mio orizzonte durante tutta l'adolescenza.
Al genio chiederei che mi restituisse una passione forte da trasformare in mestiere. Le modalità, i tempi, la fama eventuale, sono pronto a gestirmeli da solo. Entro la metà del 2007, please.

s(k) ha detto...

Ah, Dylan Dog. Per la cronaca io amo: "I vampiri"; "Caccia alle streghe"; "Cagliostro!"; "Phoenix"; la trilogia extraterrestre; "Dopo mezzanotte"; "Morgana" e un'altra dozzina almeno.
Però non sono mai stato un estimatore di "Johnny Freak", una ruffianata galattica.

Ho messo la copertina dell'ultimo romanzo di Sclavi. ma non ve lo consiglio.

Hig, ho detto desideri semplici.I dischi dei Maiden mi sa che li ho sognati anche io. Ma ho sognato pure roba mia che sembrava fantastica e che mi piacerebbe risentire.