lunedì 2 ottobre 2006


Fuma' nella volante cor permesso

Passeggiavamo pe' via der Monte Oppio,
con alle spalle quer fantasmaColosseo.
Ragionavamo e ci vedevamo doppio,
fumando erba con savuàr fèr da Galateo.
Una volante, colle sirene spente,
che evidentemente invece aveva visto quer fumo denso o l'odore, almeno penso,
li aveva attratti. E noi esclamammo "Crishto!"
Altroché, poveri cristi erano loro,
indovinate che ce fanno in coro?
"Bella regà, c'avete na cartina?"
E noi di getto ci guardammo in faccia
e l'espressione tua fu pressappoco questa:
"Secondo te ce stanno a pijà per culo?"
L'agente pronto, che s'era reso conto,
pe' aggiustà tutto disse in tutta fretta:
"Ce sta Beretta, è questo qua de dietro,"
e na vocetta disse 'tutto a posto,'
"C'ha du' cannette e io c'ho le sigarette,
ce manca giustappunto na cartina,
non semo mica proprio tutti infami."
E io che so' più bono c'ho creduto,
ho preso tre cartine e gliel'ho date.
E hai visto che poi invece ho fatto bene?
Ma di' la verità, nun hai goduto?
Fuma' nella volante col permesso,
e sì, perché ce fanno "Dai, salite,
guardate che fra un po' comincia a piove."
A me me vie' da ride ancora adesso,
fuma' nella volante col permesso.
"Sarà legale e non sappiamo niente?"
Ti dissi sottovoce nell'orecchio.
La faccia ti vedevo nello specchio,
diceva pressappoco "Tu sei scemo."
Il buco che j'ai fatto cor tizzone!
E poi lo dici a me che sono scemo,
che so' sicuro che l'hai fatto apposta,
fortuna che non t'hanno visto.
Nun te sto a di' che nun hai fatto bene,
però nun te sei popo regolata.
E l'acqua che era cominciata
e quer passaggio lo accettamo a forza,
"Per la stazione prego conducente,
sennò perdiamo il treno delle nove"
"Ma quale treno e per andare dove?"
Tu me dicesti piano nell'orecchio,
io ti sorrisi e dissi "Fuori piove."

2 commenti:

falena ha detto...

se conoscessi higuerra e arduino kakor direi quasi lo stesso tocco famiGliare e si riconosce...una certa leggerezza di fondo ad affrontare temi "scabrosi"...in più in questo caso intraveggio una certa studiata ironia che bacia con la scelta delle rime e della poesia...in meno noto in alcuni punti una certa superficialità di non soffermarsi, ponderare, corregere, rileggere, che per quanto possa essere considerata "marchio d'autore" comunque dal mio punto di vista è un punto in meno...in uguale, se così si può dire, devo notare un certo svilimento di fondo nel finale: lì si manteneva con il mestero ed il dubbio del paradosso, qui si mantiene con la sapienza, la gioiosità e la giocosità delle rime; in fondo però si nota la stessa inconsistenza di finale.
FALENA NON PERDONA NESSUNO
RDQBXIRS

Domhir Muñuti ha detto...

A falena, l'altro giorno hai scritto un pippotto allucinante e io t'ho perdonato e quasi difeso da K, che dev'essere molto più metallaro di te.
Certo, se il tuo modello resta d'annunzio ti sarà difficile capire "fino in fondo" chi scrive in modo agile e spregiudicato. A me sinceramente il finale della mia storia, oh, me pare popo la parte più bella.