lunedì 30 aprile 2007


Mentre dormivi, dolcemente, in punta di mano ho scritto parole (segrete) sul palmo della tua, o sul dorso, ora non ricordo bene. Dovevo essermi svegliato per qualche motivo. Forse per bere, spesso mi capita di svegliarmi per bere.

E' che non bevo abbastanza durante il giorno. E poi, quando il letto non è il mio, a volte sento le gambe che vorrebbero andar via. Per un motivo o per l'altro, ad una certa ora della notte mi son ritrovato con gli occhi sgranati sul buio, nella tua stanza, nel tuo letto, e con un qualche senso di insoddisfazione. Per prima cosa ho cercato te. Quando nel buio si cerca una mano il più delle volte si trova qualcos'altro, che so, dei capelli, una schiena. Capita che con le dita - appena appena, per non dar fastidio - segui l'andamento di un braccio alla ricerca di una mano e invece va a finire che incontri la curva di una spalla. Allora capisci che hai sbagliato verso. Ho sbagliato verso, ma poi pian piano hai smesso di essere un quadro cubista, le mie mani hanno iniziato a vedere. E forse anche i miei occhi, basta qualche istante e qualche rigo di luce. Salvo che sono molto miope e di notte non porto né lenti né occhiali.

Ho fatto queste due cose, non ricordo con esattezza in che ordine: a) scriverti qualcosa col dito sul dorso della mano, o sul palmo; b) bere. Sì, credo sia questo l'ordine giusto, peraltro.

Dopodiché, credo, già dormivo.

1 commento:

Rotellina ha detto...

Absolutely my favourite!