mercoledì 13 settembre 2006


Chi perde non piglia pesci

E' dunque ormai chiaro come l'atto di scrivere non sia altro che un processo di transustanziazione. Come il pane diventa infatti ,per opera dello spirito santo, il corpo di Cristo ed il vino il Suo sangue così la poesia, si legga opera artistica in generale, addiviene a forma cosificata di uno spirito che in essa ancora scorre e del quale ne è inevitabile alienazione. A trans-formare l'opera singola nell'Opera archetipicamente intesa ci pensa lo spirito, non Santo, ma dei tempi, così come inteso d aHegel in poi. Dichiaro dunque, solennemente e nel sorgere dello sbadiglio generale, che l'arte è bella perchè a noi ci piace tanto. Anche quando è brutta. E se non riuscite ad apprezzarla è perchè siete ignoranti come delle capre. Bestie!!
p.s. e pensare che le uniche parti che ho copiato sono le ultime due righe..

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