mercoledì 30 agosto 2006


LA STORIA (Parte I)

Lo sorseggiava senza fretta, appoggiato al bancone del cafè. Quel whiskey invecchiato era l'unica cosa che gli avesse donato un po' di calore una volta uscito di galera. E fissando quel suo colore intenso e apprezzando il suo gusto secco, si perdeva nelle sue elucubrazioni, dissertazioni per lo più prive di significato, ma curiose. Chissà perchè aveva scelto proprio quel posto per brindare alla sua nuova "vita". C'era qualcosa che lo attirava. Cafè Absurd... non un nome come tanti. "O la nave o un altro animale" suggeriva il sottotitolo. Ed anche questo era strano, un locale con un sottotitolo. Come se nascondesse qualcosa. Forse erano state proprio quelle parole ad incuriosirlo. Lui si considerava un "altro animale", magari appena sbarcato dalla "nave" di cui sopra, la "nave" che lo aveva rapito dal suo habitat naturale per poi rilasciarlo allo sbaraglio...uno stato brado che sembrava una nuova cattività. Pensava. Non aveva fatto altro per tanto tempo. Quando si sta dentro o si impara ad urlare o a pregare. Lui non aveva fatto nè l'uno nè l'altro. Imparò il silenzio. Pensare, leggere. E ascoltare. Ascoltare le proprie grida rimbombare dentro la propria carne. Ora si trovava in un Mondo Nuovo. Ed era il Selvaggio huxleyiano di questo Mondo Nuovo.

2 commenti:

Domhir Muñuti ha detto...

L'inizio della Storia è intrigante. Pensavo poco fa che il sottotitolo del blog meriterebbe, se non una spiegazione univoca, almeno qualche curiosa interpretazione. XAUCTCCO

falena ha detto...

ognuno si deve sentire obbligato mentalmente a scrivere qualcosa e proseguire la storia. anche solo una riga, una frase, una parola, una immagine. ogni parte dovrà ricollegarsi alla precedente, ma non per questo seguire lo stesso filo (anche logico) del precedente autore. Questo è il mio pensiero. Per questo ho scritto "parte I", l'autore della "parte II" potresti anche essere tu (generico!) XVOPF