bartleby e compagnia è un libro davvero brutto. parlo della versione italiana. mi chiedo se la scrittura incerta e il tono puerile vadano imputati al traduttore, o se vila-matas sia proprio uno scrittore da quattro soldi. il libro si dichiara "diario di note a fondo pagina". mi avrebbe forse appassionato di più se davvero quelle note fossero apparse in calce alle pagine intonse, a sberleffo della deforestazione del sudamerica tutto. e invece no, in apparenza è un libro normale, con le pagine coperte di parole. in sostanza è un po' una chiavica di libro.
insomma, vila-matas passa in rassegna un certo numero di scrittori che, per una ragione o l'altra, non hanno scritto una sola riga in vita loro o hanno smesso di scrivere di punto in bianco, oppure
..
alcuni dei personaggi coinvolti sono veri, altri invece non lo sono, e hanno nomi che puzzano di falso a 20.000 leghe di distanza.
ma poi gli aneddoti: stupidi. zero coinvolgimento, buh, noia mortale. l'ho abbandonato, basta, soldi buttati.
in castigliano sarebbe diverso, ne sono quasi certo. mi sembra tuttavia che qualcosa non vada, al di là del tono. e dire che il tema mi ispirava, da aspirante aspirante aspirante scrittore inetto e sterile quale vorrei forse essere, chissà, un giorno, hai visto mai.
mi ritufferò in un'esperienza più seria, abbandonata qualche mese fa per via della tesi, il misterioso intermediario, di fasanella e rocca, libro sul ruolo di markevic - direttore d'orchestra talentuoso e cosmopolita - nel caso moro.
forse un giorno riprenderò in mano les fleurs bleues di queneau, in francese. lo inziai a parigi nell'autunno del 2005, non ci capii un cazzo sin da subito, lo abbandonai nel giro di qualche settimana. tutt'ora, credo, mi mancano gli strumenti. vedremo.
basta.
ho odiato profondamente quell'indecisione tra l'essere kafka o pessoa.
RispondiEliminaper il resto, è contro la mia etica abbandonare i libri, però su questo ho faticato anche io a finirlo :)
sun
ciao sun.
RispondiEliminacredo di aver abbandonato tanti libri quanti ne ho letti. è così da sempre, lo faccio anche coi film.
non è bello ma non so rimediare..