giovedì 16 novembre 2006

Superfoley e fratellanze varie

Si lavora, si suona. Si suona molto. Ho scoperto che il mio gruppo si chiama Superfoley. Avrei dovuto sospettarlo: la sala prove è tutta tappezzata di fogli A4 con su scritto: Superfoley.

E intanto Beatstar, aka Julio Higuerra, mi è venuto a trovare con Antonio, una settimana. Barcellona li ha stanati, come è normale che sia. Un giorno, magari, ricalcheranno le vie della ciudad da ciudadanos, come faccio io. Hanno visto parchi, musei, discoteche, strade, piazze, donne e altro. E io intanto un po' lavoravo, un po' stavo con loro. Parliamo di vita, società, filosofia. Beviamo e mangiamo. Senonché un giorno pigliano e partono.

Ieri sto al lavoro. Lavo, servo, preparo, sgombero tavoli zozzi. Sembra una mattinata tranquilla, insolitamente tranquilla. Verso le 11 entra nel ristoranente un tipo con gli occhiali scuri. Mi sorride e ordina un caffè. Lo guardo qualche istante in silenzio, aggrotto le ciglia. E' Arduino Kakor.

2 commenti:

LeCannu ha detto...

Caro Scalia, la tua felicità mi riempe di gioia. Sono assai contento che tutto vada per il meglio... Credo ci vedremo molto presto, prepara le carte da gioco.. E nel mentre, saluta arduino kakor( lo vedi più te che io!)

Ciauu!

Domhir Muñuti ha detto...

Cioè, m'hai chiamato Scalia..